Itinerario per visitare la Val d’Orcia, incantevole vallata che si estende da Siena fin quasi al confine umbro.

Visitare la Val d’Orcia e le cosiddette Crete Senesi, a sud-est di Siena, per ammirare un paesaggio unico e di incomparabile fascino che attira ed ispira viaggiatori e turisti di ogni parte del mondo.
Per questo la Valle dell’Orcia è sito culturale del Patrimonio Mondiale UNESCO che ne da la seguente motivazione:
“Un eccezionale esempio del ridisegno del paesaggio nel Rinascimento, che illustra gli ideali di buon governo nei secoli XIV e XV della città-stato italiana e la ricerca estetica che ne ha guidato la concezione.
Il paesaggio della Val d’Orcia è stato celebrato dai pittori della Scuola Senese che fiorì nel periodo rinascimentale e le sue immagini, in particolare le rappresentazioni dei paesaggi in cui le persone sono raffigurate mentre vivono in armonia con la natura, sono diventate un’icona del Rinascimento che ha influenzato profondamente il pensiero sul paesaggio.”
Paesaggio della Val d’Orcia
Lo scenario è caratterizzato dal dolce andamento del terreno, colline morbide che si susseguono e che sono delineate dalle ciottolose strade poderali.
I colori dai toni caldi variano in base alla vegetazione e alle stagioni, il tutto arricchito da bellissimi casolari e dai cipressi che si elevano sulle linee delle colline.
Gli occhi restano ammaliati davanti alla visione delle onde collinari che si rincorrono l’un l’altra creando un paesaggio di straordinaria bellezza.
La caratterizzazione paesaggistica della vallata si distingue in due diversi scenari:
- il paesaggio aspro delle Crete formato da un terreno argilloso che va da Siena fino al Monte Amiata;
- il paesaggio dolce per la ricca vegetazione e le coltivazioni, grazie al fiume Orcia che da il nome a questa bellissima vallata.
Le Crete Senesi
Inoltrandosi nell’area delle “Crete”, le morbide e talvolta brulle colline dell’aperta campagna dell’entroterra senese, si come la natura sia un ingranaggio potente che rende vario il panorama, colorandolo e riempiendolo di colture o lasciandolo brullo.
La sinuosità delle colline si intervalla tra i torrenti Arbia e Asso toccando cinque comuni situati a sud di Siena: Rapolano Terme, Asciano, Monteroni d’Arbia, San Giovanni d’Asso e Buonconvento.
Ma perché si definiscono “crete” le terre di questi comuni?
È chiaro che ci si riferisce alla costituzione geologica del terreno, un po’ ovunque nella zona, qui è la famosa “terra di siena”, l’inconfondibile colore caldo del tufo o il rosso cupo dei terreni che sono alla base dei colori del paesaggio.
Scenario che arricchisce un territorio straordinario come quello della Toscana.
Itinerario della Val d’Orcia
Per un turista che vuole visitare la Val d’Orcia è utile prendere come riferimento i centri storici e il territorio dei Comuni di Castiglione d’Orcia, Montalcino, Pienza, Radicofani e San Quirico d’Orcia.
Gli insediamenti presenti nella vallata sono ben conservati dal punto di vista urbanistico, i borghi medievali sono spesso ben curati con il rispetto dovuto ai valori storici e architettonici dei luoghi.
Nel borgo di Monticchiello di Pienza è incredibile come ci si “immerge nel Medioevo”, grazie alla conservata integrità dovuta ai restauri degli abitanti e al mantenimento degli edifici, un’autentica perla.

Viaggiando nella Val d’Orcia si possono visitare diversi borghi dislocati nei comuni e nelle loro frazioni, dai quali si godono panorami mozzafiato e dove si possono gustare tanti prodotti tipici di cui queste zone sono veramente ricche.
Montepulciano, Seggiano e altri comuni sono parte integrante di questi fantastici luoghi da visitare e ammirare in tutte le stagioni.
Borghi medievali della Val d’Orcia
Castiglione d’Orcia
Castiglione d’Orcia è posizionato su una collina del monte Amiata, vicino alla Cassia e in un punto nevralgico della Via Francigena, da dove si ammirano i pittoreschi paesaggi della Val d’Orcia.

La frazione Rocca d’Orcia, un borgo medievale, fu abitata da Santa Caterina da Siena che qui imparò a leggere e scrivere grazie a un miracolo.
L’altra frazione è Bagni San Filippo, importante sito termale caratterizzato da piccole cascate, molto frequentato dagli amanti del benessere all’insegna del relax.
Montalcino
Montalcino la associamo tutti al famoso Brunello, vino che invecchia per almeno 5 anni, di cui 2 in speciali botti di quercia, certamente meritano una foto le colline che ospitano questi pregiati vigneti.

Un bellissimo borgo medievale che si inserisce nel fantastico scenario del Parco Naturale della Val d’Orcia, nato per tutelare l’ambiente e l’identità culturale della vallata.
Dalla imponente Rocca che domina Montalcino, si osserva uno spettacolare panorama che include il monte Amiata, le Crete senesi e la valle.
Oltre alle incantevoli stradine dell’antico borgo, si possono vedere la torre del Palazzo dei Priori, la loggia gotica della sottostante Piazza del Popolo, il Nuseo Civico, quello Diocesano e quello del Vetro, il palazzo Vescovile e le chiese di San’Agostino, Sant’Egidio e San Francesco d’Assisi.
Da non perdere l’Abbazia di Sant’Antimo, antico complesso monastico benedettino situato nel borgo medievale di Castelnuovo dell’Abate, frazione di Montalcino che si incontra procedendo verso sud prima del Monte Amiata.

Pienza
Pienza si presenta con il suo centro storico sulla cima di un colle che si affaccia su tutta la valle dell’Orcia, dichiarato Patrimonio dell’Unesco (1966):
“Considerando che il luogo è di elevato valore universale sia perché rappresenta la prima applicazione della concezione umanistico rinascimentale dell’urbanistica, sia perché occupa una posizione determinante nello sviluppo della concezione del progetto della “Città ideale”. Tale principio si manifesta in particolare con il gruppo di costruzioni intorno alla piazza centrale, risultato essere un capolavoro del genio creativo umano.“

Il piccolo borgo affascina i visitatori che amano passeggiare e ammirare l’antico abitato arrivando fino alla Piazza Pio II, intitolata al Papa che nacque a Pienza nel 1405, Enea Silvio Piccolomini.
La Cattedrale dell’Assunta custodisce delle straordinarie tavole dipinte dai più famosi pittori senesi di quell’epoca, molto bella la chiesa di san Francesco e la Pieve di Corsignano, chiesa romanica sul fianco della collina, poi il Pozzo dei Cani e i palazzi rinascimentali sono tra le attrattive del luogo.
A sud di Pienza una visita la merita il Castello di Spedaletto, una fortificazione rurale con annessa chiesa di San Nicolò a Spedaletto.

Ma Pienza è anche detta la “Città del pecorino”, stagionato in barriques, formaggio a pasta dura tra i prodotti agroalimentari tradizionali della Toscana.
Radicofani
Radicofani è posizionata su una rupe rocciosa sulle valli dell’Orcia e del Paglia, attraversate dalla Via Francigena, con la sua spettacolare Fortezza che domina il Borgo Maggiore e si staglia verso il cielo a guardia dell’intero territorio.
Il brigante “buono” Ghino di Tacco la conquistò e per questo divenne il signore della città. La Fortezza è sede del Museo del Cassero che custodisce oggetti archeologici ritrovati nell’area.

Dopo aver ammirato e fotografato panorami e scorci che si godono dalla collina del borgo medievale è possibile visitare la chiesa di Sant’Agata e la Pieve di San Pietro, in stile romanico-greco.
Da visitare anche il Bosco di Isabella con le sue piante provenienti da diversi luoghi del mondo, e il Palazzo della Posta, villa medicea sull’antica via Cassia che fu trasformata in dogana, dove sono stati ospitati personaggi illustri come: Stendhal, Charles Dickens e Goethe.
San Quirico d’Orcia
San Quirico d’Orcia è un piccolo borgo dalla storia millenaria, importante punto di riferimento di mercanti e pellegrini di passaggio lungo la Via Francigena.

La tipicità delle architetture medievali rendono suggestiva la visita al suo centro storico, con gli antichi palazzi Pretorio e Chigi, quest’ultimo dalla mole imponente.
La Collegiata, di stile romanico e un po’ gotico, è il monumento più visitato, con le chiese di San Francesco, chiamata chiesa della Madonna, e di Santa Maria Assunta con, di fronte, l’Ospedale della Scala che fu costruito come rifugio per i pellegrini.
Veramente straordinari gli Horti Leonini, un giardino cinquecentesco situato accanto alla Porta Nuova, con la parte alta naturale e boscosa e la parte bassa artificiale con il prato lavorato a forma di croce.
Andando verso Pienza, in un’atmosfera magica, si ammira la singolare Cappella della Madonna di Vitaleta, chiesetta tardo rinascimentale che deve la sua importanza alla Madonna attribuita allo scultore fiorentino Andrea della Robbia, oggi custodita nella chiesa di San Francesco.
Da vedere Bagno Vignoni, frazione di San Quirico d’Orcia, a 4 chilometri dal centro storico, rinomata località termale, con al centro della piazza una caratteristica piscina costruita su una sorgente di acqua termale fumante che proviene dalla falda vulcanica sotterranea.

Prodotti tipici e gastronomia della Val d’Orcia
Si può fare un viaggio senza gustare i sapori dei luoghi che si visitano? Ma no.
Qui siamo in un’area tra le più ricche e preziose della tradizione gastronomica italiana.
In Toscana visitare la Val d’Orcia è un’ottima occasione per le tante prelibatezze che si offrono agli amanti della buona e sana cucina.
Ecco alcuni piatti e prodotti della tradizione culinaria della Val d’Orcia:
- Pici, o pinci, o lunghetti, spaghettoni artigianali con sugo d’oca, “nana”;
- Zuppa di pane, minestra contadina a base di bietole, fagioli bianchi e cipolle rosse;
- Carne di vacche chianine, la famosa Fiorentina è fatta con la carne di queste zone;
- Chiocciole, piatto tradizionale di San Quirico, a base di lumache;
- Prosciutto salato di Cinta;
- Pecorino di Pienza, chiamato “cacio”;
- Dolci di tradizione, panforte, ricciarelli, cavallucci e copate;
- Tartufo bianco;
- Zafferano;
- Olio extra vergine di oliva, buono e salutare, tra i più pregiati al mondo, DOP Terre di Siena;
- Ciacca, pasta di pane schiacciata e condita con olio;
- Pane fragrante senza sale per non alterare i sapori;
- I grandi vini, Brunello di Montalcino e Nobile di Montepulciano DOCG, Vino d’Orcia DOC.
Il modo di preparare e cucinare alcuni di questi piatti può variare da zona a zona, ma i sapori rimangono al top, sempre.
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